Conservatorio di Musica di Vicenza “Arrigo Pedrollo”
Istituto Superiore di Studi Musicali

Concerti ed eventi

IL SENSO DELLA MUSICA
giovedì 02 Maggio | ore 18.00
Matteo Bissoli: Virtuoso ben noto e di molto merito

Giovedì 02 maggio 2024 | ore 18.00 | Chiesa di San Domenico
Ingresso libero fino ad esaurimento posti disponibili

PRESENTAZIONE DEL LIBRO

MARCELLO RIZZELLO – GIUSEPPE NALIN
“Virtuoso ben noto, e di molto merito”
Un ritratto dell’oboista Matteo Bissoli (1712-1780)
(Padova, Armelin Musica, 2023)

A cura del coautore Giuseppe Nalin

Giuseppe Nalin (1954) ha conseguito il diploma di oboe moderno nel 1979 presso il Conservatorio di Firenze e nel 1984 ha iniziato ad interessarsi agli strumenti storici, perfezionandosi con P. Dombrecht ad Anversa e A. Bernardini a Venezia. Contestualmente ha fondato l’Ensemble Barocco Sans Souci, con il quale ha sviluppato un’attività concertistica internazionale, realizzando diciassette dischi e ottenendo il premio discografico speciale della Fondazione Masi. È stato giornalista per le riviste CD Classics, Orfeo e Audiophile Sound, realizzando centinaia di articoli, recensioni discografiche e interviste, oltre ad esser stato collaboratore esterno di Rai 3 nelle sedi di Firenze, Bologna e Venezia. Nel 2013, con alcuni medici dell’Università di Padova, ha condotto l’estumulazione dei resti del celebre evirato cantore Gaspare Pacchierotti (1740-1821), ritrovamento unico con importanti risultati scientifici. È stato ispiratore del romanzo Il castrato di Vivaldi di G. D. Mazzocato (2017), e si dedica all’attività di supervisione e regia per registrazioni musicali, oltre a tenere conferenze sulla storia dell’oboe e dell’arte dei castrati.

Marcello Rizzello (1998) ha conseguito i diplomi accademici di primo (110/110 con lode) e di secondo (110/110 con lode e menzione) livello in oboe barocco e classico presso il Conservatorio di Parma. Attualmente si perfeziona al Conservatorio di Verona, ed è laureando in filosofia (corso triennale), presso l’Università di Parma, con una tesi di estetica musicale. Frequenta inoltre il corso di laurea magistrale in musicologia dell’Università di Pavia (sede di Cremona), e all’attività artistica affianca la ricerca in ambito musicologico, i cui primi risultati sono apparsi sulla rivista scientifica Journal of the American Musical Instrument Society nel 2021.

La presentazione del libro è corredata da slides, letture interpretate di alcuni testi, aneddoti, brevi poemi dedicati al virtuoso, esempi e dimostrazioni dal vivo con l’oboe di alcuni incipit e brani contenuti nel libro stesso, e tratti dal repertorio compositivo ed esecutivo di Matteo Bissoli, con dimostrazione pratica dell’esperimento sull’ancia condotto all’epoca dal virtuoso oboista del Santo a Padova e altri brani riprodotti con oboe barocco e del periodo classico.

Il libro, edito da “Armelin Musica” di Padova nel 2023, con prefazione di Alfredo Bernardini, prende vita dalla intuizione che ebbi osservando un dipinto conservato al museo di Vienna (69425), in cui era raffigurato un anonimo musicista settecentesco, che si presumeva fosse Haydn, ma che immediatamente capii essere il virtuoso di oboe Matteo Bissoli, circa il quale avevo condotto delle ricerche nel 1990. Il presente volume, intende ripercorrere un denso capitolo di storia della musica del Settecento, sfruttando un punto di vista del tutto inedito, ovvero quello di un virtuoso oboista e compositore, finora noto più che altro per esser stato collega del più celebre Giuseppe Tartini (1692-1770) presso la Basilica di Sant’Antonio a Padova. La ricerca, dall’impianto biografico, si svolge intrecciando documenti archivistici di più varia natura, lettere, manoscritti e strumenti musicali, poemi, trattati scientifici, opere d’arte e altro ancora: questo consente di offrire al lettore una visione piuttosto ampia di un ambiente culturale vivace, e non soltanto per quanto riguarda la musica, che pure vi era altamente considerata. Di questo crogiolo il virtuoso oboista fu certo uno stimato attore, per quanto egli sia finora rimasto quasi completamente nell’ombra. Perciò la sua figura viene restituita tramite questo libro, nella sua rivalutata importanza, alla memoria storica; e il tutto a partire da un meraviglioso ritratto a olio su tela, fortuitamente ritrovato, che è stato solo il primo passo compiuto per sottrarre all’oblio una quantità d’informazioni altrimenti impensabile: dalla storia dell’oboe a quella del mecenatismo musicale, la condizione sociale dei musicisti, le loro consuetudini professionali, il pensiero sull’arte dei suoni e così via. Il quadro emergente restituisce quindi vita, opere e genialità di chi fu, nella luminosa Padova del Settecento, un protagonista della scena musicale non solo italiana, ma pure europea: e questo lo testimoniano anche i diversi personaggi dalla statura artistica elevata che intrecciarono il loro percorso con quello di Matteo Bissoli.